Identity Man

La notte di Ferragosto 1943 una bomba sganciata da un bombardiere alleato cade nel chiostro di Santa Maria delle Grazie a Milano, mancando di poche decine di metri “L’ultima cena” di Leonardo da Vinci. Alcune settimane dopo altre bombe colpiscono Pompei cancellando mosaici sopravvissuti alla lava del Vesuvio. La paura di perdere testimonianze storiche e artistiche di inestimabile valore spinge gli Alleati a creare un’unità di esperti d’arte per mettere in salvo i monumenti, i libri e le opere d’arte nelle zone di guerra. Nel settembre 1943 dalla Sicilia inizia la missione dei cosiddetti “Monuments Men”: un gruppo di uomini e donne americani e britannici, scelti tra curatori di musei, professori universitari, archeologi, architetti, bibliotecari e archivisti. Risalendo la penisola i “Monuments Men” trovano la collaborazione di funzionari e di civili italiani che contribuiscono a individuare e recuperare centinaia di quadri e di oggetti preziosi confiscati dai nazisti. Una vicenda appassionante che racconta la più vasta operazione di salvaguardia dei tesori d’Italia.

Salvare i monumenti d’Italia e le opere d’arte “che hanno concorso alla crescita della nostra civiltà”: è questo l’obiettivo che si prefiggono i “Monuments Men” negli ultimi due anni della seconda guerra mondiale. Sono poche decine di esperti, alcuni anziani come l’archivista di Londra che avanza lungo la Penisola insieme alle truppe di prima linea per mettere in salvo le biblioteche lungo il fronte, altri la cui vita si intreccia con quella di Lawrence d’Arabia e Agatha Christie. Le mappe geografiche della Penisola con indicati monumenti e musei glieli fornisce la proprietaria di un museo privato di New York, innamorata del nostro Paese. Un aiuto indispensabile proviene da funzionari delle soprintendenze e dei ministeri italiani: sono gli “Identity Men e Women”, donne e uomini che a rischio della vita si rendono protagonisti di un’epopea straordinaria, salvando il patrimonio artistico nazionale e la nostra identità di italiani ed europei. Gli esperti alleati restano in Italia sino al 1951, recuperando e restituendo ai legittimi proprietari migliaia di opere d’arte confiscate e sottratte dai nazisti e a far rinascere la nostra vita culturale.

Andrea Villa

Docente Universitario Presso …

Alberto Meomartini

Dirigente d’Azienda e Imprenditore

Storico, insegnante, collabora con gli Istituti per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Alessandria e Torino. Ha pubblicato: Ebrei in fuga. Chiesa e leggi razziali nel Basso Piemonte (1930-1945), Brescia 2004; I deportati dalla provincia di Alessandria. Le interviste a diciotto alessandrini reduci dai Lager nazisti, Genova 2004; Dai Lager alla Terra Promessa. La difficile reintegrazione nella «nuova Italia» e l’immigrazione verso il Medio Oriente (1945-1948), Milano 2005; Guerra aerea sull’Italia (1943-1945), Milano 2010; Nelle isole del sole. Gli italiani nel Dodecaneso dall’occupazione al rimpatrio (1912-1947), Torino 2016.

Dirigente d’azienda e imprenditore, al vertice nella sua carriera di alcune delle più importanti aziende energetiche del Paese, appassionato di storia dell’arte. Nella sua esperienza professionale ha sempre cercato di unire lo sviluppo delle aziende all’impegno in campo culturale. Questo libro segna il suo debutto come ricercatore e scrittore. Ha ricoperto molti incarichi in campo culturale: attualmente è consigliere d’Amministrazione della Fondazione del Teatro alla Scala e dell’Università Bocconi.